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Chieti vanta origini antichissime; secondo la legenda fu l’eroe greco Achille a fondarla. Il suo nome, Teate, risale all’anno mille, quando divenne capitale dei marrucini, popolo bellicoso affiancati ai romani nelle battaglie contro Pirro e Annibale e dei sanniti contro la stessa Roma.
Diventata municipium durante l’impero, Chieti si arricchi di numerosi monumenti.
Raggiunse il suo massimo splendore con Carlo I che la elevò a capitale dell Abruzzo Citra, territorio localizzato alla destra del fiume Pescara e, da metropoli dell’Abruzzo, e sede arcivescovile, acquisisce il diritto di battere moneta propria.
Collocata su un crinale dominante la valle del fiume Pescara, solcata dai tratturi, Chieti conserva numerose testimonianze del passato; persino le sue abitazioni inglobano ampi tratti della vecchia cinta muraria.
Degno di nota è l’area archeologica della Civitella, venuta alla luce solo recentemente e dotata di edifici per lo spettacolo, strutture termali, una cisterna e delle poderose opere di ingegneria idraulica, databili dai II secolo a.C. all epoca imperiale.
Tra le fabbriche più importanti dell età medioevale troviamo la cattedrale di S. Giustino, dotata di un fastoso interno con pianta a tre navate, affreschi, pale, dipinti d’epoca e una cripta.
Bello è il campanile, adorno di bifore ad ogiva, a presidio della piazza sottostante.

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