La villa rustica, di grosse dimensioni e risalente al II-III secolo d.C., è allocata a pochi metri dal fiume Trigno.
L’impianto risulta diviso in due parti, la pars rustica e la pars urbana.
La prima ospita i laboratori agricoli quali l’ambiente del torchio, detto torcularum, opportunamente pavimentato con mattoncini a formare un disegno a spina di pesce, la vasca in cui venivano raccolti i prodotti liquidi, detta lacus, un forno per il pane, una fornace per laterizzi ed altri ambienti di servizi.
La seconda, era formata dagli ambienti destinati al soggiorno del proprietario.
Di quest’ultima sono ancora visibili locali pavimentati, decorati con mosaici policromi, rappresentanti figure geometriche ed uccelli, e mosaici bicromo, decorati con cerchi concentrici.
La suddivisione dell’impianto in due parti è assicurata dalla cella, dai magazzini, ambiente lungo e rettangolare nel quale sono collocate due file di grosse botti in terracotta infisse nel terreno, al di sotto della quota pavimentale, a mantenere costante la temperatura.
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