La partecipazione alla sagra dei cavatelli di Tuifillo rappresenta un modo, unico, di vivere il territorio tufillese, unitamente alla sua cultura.
Il “gusto” si fonde con i tipici scorci urbani, che si proiettano sulla valle del Trigno, unendosi al rito antropologico dei preparativi della pasta, rigorosamente impastata mano dalle sapienti mani delle “donne del paese” che, per l’occasione, ammassano quintali di farina e “cavano” migliaiai di cavatelli, il cui epilogo è “la callara”, scaldata dal fuoco di legna raccolta nei tanti boschi del borgo, per poi essere conditi con sughi di pomodoro.
I cavatelli sono rigorosamente impastati con sola acqua, farina e un pizzico di sale, e “cavati” a mano, uno per volta, e possono essere accompagnati da diversi condimenti, alla carne, alla salsiccia, alla ventricina o, semplicemente, con il superlativo sugo di pomodoro, basilico e peperoncino fresco, “ad olio crudo”.
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