Il peperoncino trito

Fin dai tempi antichissimi, in questa valle, il “peperoncino trito”, dolce o piccante, è stato il principe della cucina.
Usato come condimento in un’enorme numero di pietanze, come, solo per esempio, gli spaghetti aglio, olio e “peperoncino trito”, o come conservate e insaporitore di prelibati salumi, come la ventricina o, più semplicemente, come spezia in tanti altri piatti, il “peperoncino trito” è quasi sempre presente nella dieta delle popolazioni della valle del Trigno, accomunandone gli usi culinari e dando agli stessi un sapore e un colore unico.
Il procedimento prevede la raccolta dei frutti, a piena maturazione, quando l’esterno raggiunge un colore rosso vivace e lucido, per poi essere seccati al sole, “in crolle” e successivamente tritati con la “pila”, utensile in legno, previa lenta doratura in sacchi di iuta posti accanto al focolare.
Nei mesi estivi tutti i balconi dei borghi risultano “ornati” dalle “crolle” di questa spezia, punteggiando gli impianti urbani di una suggestiva cornice rosso vivo.
 
 
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Il peperoncino trito
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