Gli scavi del centro, che ebbe una prima fase costruttiva riconducibile alla metà del I secolo a.C., identificano strutture connesse alla vita pubblica della città come i resti del tempio di Apollo.
Del teatro e delle fortificazioni appartenenti all’età augustea si conservano solo alcuni tratti come la porta occidentale, realizzata a doppio fornice e difesa da imponenti torrioni che segnavano l’accesso del tratturo, che l’attraversava lungo l’asse maggiore.
L’economia cittadina era strettamente legata all’attività transumante attraverso il controllo doganale, relativo all’uso delle vie pubbliche.
Ricerche topografiche, scavi di verifica e studi urbanistici hanno portato alla conoscenza di questo sito archeologico, precedentemente quasi sconosciuto, ed oggi divenuto un centro urbano romano noto sia sotto l’aspetto urbanistico che monumentale.
Il sito è adagiato all’orografia di un pianoro, delimitato da ripide pendici su quasi tutto il perimetro, e legato a punti obbligati di accesso alla città ove si aprivano le porte situate all’estremità dell’asse viario originante.
L’assetto urbano si articola sulla viabilità centrale che origina un sistema viario ortogonale caposaldato su misure di isolati legati al modulo dell actus e coerente con la localizzazione dei principali monumenti come l’edificio teatrale e il tempio corinzio.
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