Il Pescasseroli-Candela muove dalle sorgenti del Sangro, a quota 1226 m slm e seguendo il fiume e la S.S. 83 proveniente dalla marsica, costeggia Pescasseroli ed Opi per poi salire a mezzacosta sul monte Petroso, passando per Civitella Alfedena a 1100 m slm e il lago di Barrea.
Superato Barrea, questo tratturo, sale in direzione di Colle della Croce, a 1231 m slm, da dove inizia la sua ripida discesa verso Alfedena e la piana di Castel di Sangro, a 850 m slm e, subito dopo aver supera il ponte della Zittola, piega verso sud ed entra in territorio molisano, passando per Rionero Sannitico a 1051 m slm.
Il tratturo passa poco distante da Isernia e Pettoranello del Molise e, tagliando a mezza costa, a 650 m slm, le propaggini settentrionali del massiccio del Matese, entra nella piana di Bojano da dove nasce il fiume Biferno.
Tenendosi sempre parallelo alla S.S. 17 ed alla ferrovia, il tratturo attraversa Bojano e raggiunge il valico di Vinchiaturo, a 550 m slm, situato sul crinale spartiacque che divide il bacino del Biferno dal bacino del Calore, affluente del Volturno.
Successivamente, il tratturo attraversa la grande emergenza archeologica rappresentata dall'antica città di Saepinum, centro romano sorto, strategicamente, a servizio delle vie della transumanza.
Qui il tratturo é tagliato ortogonalmente dal braccio proveniente dai monti del Matese e diretto verso il mare, percorrendo il crinale di campobasso; all'incrocio di questi due assi sorge il castrum romano, punto di controllo delle greggi transumanti e di riscossione dei tributi.
Dopo aver attraversato il fiume Tammaro, il tratturo, si inoltra nelle colline dell'alto Sannio per raggiungere Candela.
Nel tratto tra Alfedena e Saepinum, il tracciato tratturale si sovrappone alla Via Minucia o Via degli Abruzzi, direttrice di fondamentale importanza per i traffici tra Napoli e L'Aquila.
La struttura del pesaggio, soprattutto nei percorsi alti, è fortemente rappresentativa della pastorizia transumante; l'organizazione del territorio da essa derivante ha sicuramente influito sulla localizzazione e sulla struttura dei centri abitati le cui caratteristiche sono dettate non solo da esigenze difensive, ma anche da necessità economiche.
Significativo è il caso di Saepinum dove gran parte delle opere pubbliche realizzate sono a servizio dell'attività pastorale, come ad esempio le terme, dotate di un ingresso secondario ricavato nella cinta muraria per permettere ai pastori il suo raggiungimento senza dover attraversare la città.

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