L’impianto del borgo, probabilmente di epoca medioevale, si sviluppa su piani sfalsati, coerentemente con le curve di livello, e posto a presidio del tratturo Ateleta-Biferno.
Le sue fabbriche, costruite in materiale lapideo, si arrampicano sulla collina che li contiene, fino a raggiungere la chiesa dedicata alla Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Il tempio, costruito nel 1615, come testimonia un’iscrizione nella facciata, si presenta con stilemi baroccheggianti.
Il suo interno custodisce numerose opere d’arte della settecentesca scuola napoletana, una Madonna delle Grazie attribuita alla scuola del di Zinno da Campobasso e diverse tele ottocentesche, attribuite a Francesco De Benedictis da Guardiagrele.
Notevole è l’intagliato organo ligneo risalente al XVIII secolo, finemente decorato.
Bella la fontana realizzata con conci regolari di pietra.
Suggestivo è l’arroccato borgo della frazione di Guardiabruna, che presenta un palazzo baronale e il diruto monastero di Santa Vittoria, forse, dipendenza dell’abbazia di Montecassino. |